Vi segnaliamo un gran bel libro Si tratta di "Borghi paesi e valli delle Alpi Apuane" Volume III "Dalla Valle del Magra all'Alta Valle del Serchio". E' scritto da Guglielmo Bogazzi e Pietro Marchini.
Pacini Editore Pisa. Prezzo €.12,50. Sono "quattro volumi, raccontati e illustrati da 1000 fotografie. All'interno di questo percorso troviamo 300 borghi antichi, castelli ancora intatti e altri ridotti a ruderi, pievi e chiese di grande valore religioso e artistico, monasteri, romitori e un numero illimitato di maestà, corsi d'acqua, vette alpine di ineguagliabile bellezza, uno straordinario popolo mite e orgoglioso dal sorriso aperto, ma velato da malinconia e tutto questo per parlare delle origini attraverso la storia di ogni borgo, farli rivivere ed esaltarli come un unico agglomerato, il borgo delle Apuane, straordinario e unico mondo che l'avidità e l'incuria umane rischiano di disperdere al vento. Completano l'ambiente boschi e pinete che rendono il paesaggio uno dei più verdi d'Italia, una moltitudine di fiori e piante, una ricca e variegata fauna". E' un volume che descrive minuziosamente ogni piccolo borgo (es. Pian di Molino o S.Donnino o Colli di Caprecchia) con notizie storiche e molte bellissime fotografie. Scorrendo le pagine ci ha particolarmente colpito quanto riportato a pagine 219 in "La speranza di un futuro" ed abbiamo scelto i seguenti passi "Se qualcuno si fosse convinto che l'abbandono della montagna e delle colline sia avvenuto per scelta delle giovani generazioni, è doveroso smentirlo categoricamente...." "....la verità è che sono stati costretti a scendere a valle, a popolare la pianura e le città nelle quali non si sono mai sentiti a loro agio". "La verità è che lo sviluppo e la crescita del dopo guerra, senza un sereno e serio sguardo al futuro, ma pensando soltanto e predare per fare cassa, non ha dato alternativa a questi giovani, o abbandonate le vostre terre al loro destino o morirete tutti di fame . Oggi, dopo la mattanza della grande crescita, della cementificazione selvaggia, siamo rimasti con un pugno di mosche, i grandi soloni dell'industria e della politica non hanno proposte da fare, se non chiacchiere progetti che guardano al passato; per costoro non esiste il futuro..". "La società contadina ha lasciato, prima del suo crepuscolo, valori fondanti cha hanno permesso all'umanità, pur tra mille difficoltà, un progresso anche morale. La solidarietà, la famiglia, la scuola e la sanità per tutti, il rispetto delle regole. La grave crisi dell'attuale modello economico non ha lasciato altro che macerie: l'individualismo e la concentrazione della ricchezza in mano ad una sempre più stretta oligarchia di predatori, la disperazione per l'impossibilità di una vita serena per la maggior parte dei popoli"... "Tutti sappiamo che costa meno prevenire che curare, ma preferiamo che le tragedie provocate dalla natura, a causa della negligenza, avvengano pure, ci sarà sempre qualcuno che dovrà ripristinare e ci sarà sempre qualcuno che si fregherà le mani pensando agli enormi guadagni che lo aspettano". "Conoscere le nostre radici, ricordare gli insegnamenti di coloro che ci hanno preceduto e che ci hanno lasciato tesori d'arte e di lavoro" "Tornare alla cultura della terra, dei muri a secco, della pulizia dei boschi e dei torrenti, della raccolta stagionale del nostro lavoro." "Ritornare all'artigianato e alla pastorizia, con un pensiero molto forte all'organizzazione del territorio per una ripresa stabile del turismo." "Occorre conoscere il nostro passato per comprendere quello degli altri, fare esperienza della cultura di altri popoli senza paura del confronto". "Pensare alto, pensare lontano per fare in modo che il futuro sia nella mani di tutti" "Insegnare ai giovani a pensare per riconoscere la propria identità, a guardare senza nascondersi" "A troppe tragedie abbiamo assistito perché non abbiamo saputo guardare, perché abbiamo preferito nascondere la testa sotto la sabbia" "Protetti e nascosti dalle Apuane abbiamo trecento tesori da conservare e rivitalizzare, prati e boschi, torrenti e tutto ciò che serve a realizzare una vita serena". "Il futuro non deve venire dall'alto, ma dovrà essere l'organizzazione dei bisogni di tutti. Conoscere ed apprezzare l'utopia è dare speranza al futuro"
Un grazie sincero agli autori e cercheremo di farvi sapere dove potrete acquistare o ordinare il volume