Stazione di Barga-Gallicano 35+274
Servizi offerti:
La stazione di Barga-Gallico è situata sulla sponda sinistra del Fiume Serchio in Località Mologno sulla strada che dal bivio della SR445 per Barga conduce attraversando il Serchio a Gallicano, posta geograficamente, come se tutto fosse voluto, a metà tra i due paesi da cui prende il nome.
Il servizio treni e gestito sull'unico binario di linea. All'interno dello stabile trovano posto gli uffici delle poste, del Tourist point - Valle del Serchio Mologno Barga ed una agenzia viaggi. Nella sala attesa viaggiatori è in funzione una biglietteria automatica Trenitalia.
Oltre la presenza di alcuni murales sulla facciata esterna della stazione, a cura della Fondazione G. Pascoli, che ci ricordano di essere, come per la stazione di Castelvecchio Pascoli, "nella valle del Buono e del Bello", del Poeta Giovanni Pascoli è di particolare interesse e curiosità la trasformazione del vecchio magazzino merci, che con l'aggiunta in stile di una piccola torre campanaria è stato convertito in una chiesa.
Galleria fotografica
Galleria fotografica d'epoca
A Barga-Gallicano
Il paese di Barga
Barga è il paese più elegante della valle. La parte nuova è costituita in gran parte da belle ville, spesso caratterizzate dallo stile Liberty. Il centro storico conserva intatto l’impianto urbanistico medievale ed ospita alcuni palazzi rinascimentali.
Bellissimo è il duomo Romanico, che dalla sommità di un colle, domina la Valle del Serchio. Sono sicuramente da visitare il Teatro dei Differenti: costruito nel 1795 su uno precedente del 1689, dall'Accademia dei Differenti, promossa e sostenuta dai Medici, la Loggia Mercanti: voluta da Cosimo I Medici per il Mercato di Barga e Palazzo Pancrazi, oggi sede del comune e il Museo Civico del territorio di Barga situato nel Palazzo Pretorio e aperto su prenotazione telefonando ai numeri 0583 / 711100 - 724759 (Ufficio Musei).
Barga è il paese più elegante della valle. La parte nuova è costituita in gran parte da belle ville, spesso caratterizzate dallo stile Liberty. Il centro storico conserva intatto l’impianto urbanistico medievale ed ospita alcuni palazzi rinascimentali.
Bellissimo è il duomo Romanico, che dalla sommità di un colle, domina la Valle del Serchio. Sono sicuramente da visitare il Teatro dei Differenti: costruito nel 1795 su uno precedente del 1689, dall'Accademia dei Differenti, promossa e sostenuta dai Medici, la Loggia Mercanti: voluta da Cosimo I Medici per il Mercato di Barga e Palazzo Pancrazi, oggi sede del comune e il Museo Civico del territorio di Barga situato nel Palazzo Pretorio e aperto su prenotazione telefonando ai numeri 0583 / 711100 - 724759 (Ufficio Musei).
Eremo dei Calomini
Singolare monastero la cui elegante facciata settecentesca, situata alla base di un’imponente parete rocciosa a strapiombo, nasconde una serie di ipogei che ospitano al loro interno due chiese, buona parte delle celle dei frati e un antica cucina. Queste antiche costruzioni sotterranee sono state costruite con il solo ausilio del martello e dello scalpello dai frati e dai fedeli a partire dal VII secolo.
Per arrivarci prendete la SP 39 dal Paese di Gallicano e seguite le indicazioni.
www.eremocalomini.com
Per arrivarci prendete la SP 39 dal Paese di Gallicano e seguite le indicazioni.
www.eremocalomini.com
Grotte del Vento
Loc. Grotta del Vento Fornovolasco - Vergemoli (LU)
Grotta di interesse naturalistico
a.s.l.m. 642 m
La Grotta del Vento è situata nella provincia di Lucca, in una delle zone più selvagge del Parco Regionale delle Alpi Apuane. Il suo nome, dal significato trasparente, è dovuto alle forti correnti d’aria che la percorrono, provocate dalla differenza fra la temperatura esterna e quella interna, che è costante (+10,7 °C). Questa corrente era conosciuta sin dal XVII secolo, e veniva utilizzata per mantenere in fresco i cibi. L’esplorazione e lo studio sistematico risalgono invece ai primi del ’900. La valorizzazione turistica è iniziata nel 1966, sempre scrupolosamente attenta alla ricerca di soluzioni capaci di mantenere inalterati i delicatissimi equilibri microclimatici, metereologici e biologici: per fare un esempio, l’illuminazione è pilotata da sensori che regolano l’accensione sulla presenza dei visitatori. Questo sforzo è stato premiato dal successo: l’associazione francese delle grotte turistiche (ANECAT) ne ha certificato la qualità ambientale inserendola nella categoria “quattro stelle”.
Pozzo dell'infinito:
Apertura
Tutte le domeniche e festivi, feriali dal 1° aprile al 1° novembre e dal 26 dicembre al 6 gennaio:
1° itinerario: 10.00, 11.00, 12.00, 14.00, 15.00, 16.00, 17.00, 18.00;
2° itinerario: 11.00, 15.00, 16.00, 17.00;
3° itinerario: 10.00, 14.00.
Feriali dal 7 gennaio al 31 marzo, dal 2 novembre al 24 dicembre:
solo il primo itinerario:
10.00, 11.00, 12.00, 14.00,
15.00, 16.00, 17.00, 18.00.
Visite guidate
In italiano e inglese (tutto l’anno); tedesco (da aprile a ottobre); francese e spagnolo (in estate). Incluse nel prezzo del biglietto. È possibile fotografare nei momenti di sosta; nei periodi di maggiore affluenza il permesso è sospeso. È sempre vietato l’uso del cavalletto. La grotta ha una temperatura costante di +10,7 °C, per cui si consiglia un abbigliamento adeguato (maglione, scarpe con suole di gomma, comode e chiuse). Sono programmati due percorsi didattici all’aperto, uno sullo sfruttamento antico delle mineralizzazioni, l’altro sulle sorgenti carsiche. Agli insegnanti sono distribuiti supporti fotografici e descrizioni accurate. All’ingresso è presente una esposizione permanente di minerali e fossili.
Itinerari di visita
Sono previsti tre facili itinerari:
1° itinerario: 1 h, 700 m;
2° itinerario: 2 h, 1500 m;
3° itinerario: 3 h, 2200 m.
Servizi
Bookshop, bar, area picnic, sala conferenze
Accessibilità ai disabili parziale
I primi 100 metri sono accessibili ai disabili con carrozzella. Per motivi logistici e di sicurezza l’accesso è riservato ai periodi di minore affluenza, quando è possibile l’accompagnamento.
Per i portatori di handicap che non necessitano di carrozzella è accessibile l’intero primo itinerario.
La visita
Le concrezioni vive e brillanti, la bellezza e le sfumature dei colori, la straordinaria varietà degli aspetti morfologici fanno della Grotta del Vento una meravigliosa enciclopedia naturale del mondo sotterraneo. Si attraversano sifoni, gallerie levigate dall’acqua, sale adorne di “spaghetti” che pendono dal soffitto; si costeggiano ruscelli e laghetti, si ammirano stalagmiti e stalattiti millenarie fino a raggiungere, nella parte più interna, un pozzo di circa 90 metri.
La visita alla Grotta prevede tre itinerari, che esplorano tre parti assai diverse fra loro; il terzo, più completo, è per durata il più lungo d’Italia.
Il primo itinerario, più pianeggiante, si sviluppa attraverso una successione di vani che seducono per la straordinaria profusione di concrezioni calcaree policrome (stalattiti, stalagmiti, colonne, colate). Percorrendo una ripida scalinata si arriva all’orlo del “Baratro dei Giganti”, profondo 50 metri, dove comincia il secondo itinerario.
Si scende nella “Sala delle Voci”, la cui risonanza crea inquietanti illusioni acustiche, per proseguire verso il “Salone dell’Acheronte”, dove tre piccoli corsi d’acqua formano un modesto fiume sotterraneo che però, in caso di piogge abbondanti, diviene impetuoso e spumeggiante. Sulla via del ritorno si percorre una galleria tappezzata da piccole concrezioni grige di limo cementato, che ricordano estese foreste di abeti.
Il terzo itinerario aggiunge la visita di una zona ricca di concrezioni calcaree purissime, molte delle quali “da splash”, cioè generate dagli spruzzi e dalla nebulizzazione dell’acqua che ricade sulle stalagmiti. Il sentiero si arrampica lungo le pareti a strapiombo di un imponente pozzo alto quasi 90 metri, tuttora percorso da una copiosa cascata durante le piene, fino a raggiungere uno strettissimo canyon sotterraneo.
Grotta di interesse naturalistico
a.s.l.m. 642 m
La Grotta del Vento è situata nella provincia di Lucca, in una delle zone più selvagge del Parco Regionale delle Alpi Apuane. Il suo nome, dal significato trasparente, è dovuto alle forti correnti d’aria che la percorrono, provocate dalla differenza fra la temperatura esterna e quella interna, che è costante (+10,7 °C). Questa corrente era conosciuta sin dal XVII secolo, e veniva utilizzata per mantenere in fresco i cibi. L’esplorazione e lo studio sistematico risalgono invece ai primi del ’900. La valorizzazione turistica è iniziata nel 1966, sempre scrupolosamente attenta alla ricerca di soluzioni capaci di mantenere inalterati i delicatissimi equilibri microclimatici, metereologici e biologici: per fare un esempio, l’illuminazione è pilotata da sensori che regolano l’accensione sulla presenza dei visitatori. Questo sforzo è stato premiato dal successo: l’associazione francese delle grotte turistiche (ANECAT) ne ha certificato la qualità ambientale inserendola nella categoria “quattro stelle”.
Pozzo dell'infinito:
Apertura
Tutte le domeniche e festivi, feriali dal 1° aprile al 1° novembre e dal 26 dicembre al 6 gennaio:
1° itinerario: 10.00, 11.00, 12.00, 14.00, 15.00, 16.00, 17.00, 18.00;
2° itinerario: 11.00, 15.00, 16.00, 17.00;
3° itinerario: 10.00, 14.00.
Feriali dal 7 gennaio al 31 marzo, dal 2 novembre al 24 dicembre:
solo il primo itinerario:
10.00, 11.00, 12.00, 14.00,
15.00, 16.00, 17.00, 18.00.
Visite guidate
In italiano e inglese (tutto l’anno); tedesco (da aprile a ottobre); francese e spagnolo (in estate). Incluse nel prezzo del biglietto. È possibile fotografare nei momenti di sosta; nei periodi di maggiore affluenza il permesso è sospeso. È sempre vietato l’uso del cavalletto. La grotta ha una temperatura costante di +10,7 °C, per cui si consiglia un abbigliamento adeguato (maglione, scarpe con suole di gomma, comode e chiuse). Sono programmati due percorsi didattici all’aperto, uno sullo sfruttamento antico delle mineralizzazioni, l’altro sulle sorgenti carsiche. Agli insegnanti sono distribuiti supporti fotografici e descrizioni accurate. All’ingresso è presente una esposizione permanente di minerali e fossili.
Itinerari di visita
Sono previsti tre facili itinerari:
1° itinerario: 1 h, 700 m;
2° itinerario: 2 h, 1500 m;
3° itinerario: 3 h, 2200 m.
Servizi
Bookshop, bar, area picnic, sala conferenze
Accessibilità ai disabili parziale
I primi 100 metri sono accessibili ai disabili con carrozzella. Per motivi logistici e di sicurezza l’accesso è riservato ai periodi di minore affluenza, quando è possibile l’accompagnamento.
Per i portatori di handicap che non necessitano di carrozzella è accessibile l’intero primo itinerario.
La visita
Le concrezioni vive e brillanti, la bellezza e le sfumature dei colori, la straordinaria varietà degli aspetti morfologici fanno della Grotta del Vento una meravigliosa enciclopedia naturale del mondo sotterraneo. Si attraversano sifoni, gallerie levigate dall’acqua, sale adorne di “spaghetti” che pendono dal soffitto; si costeggiano ruscelli e laghetti, si ammirano stalagmiti e stalattiti millenarie fino a raggiungere, nella parte più interna, un pozzo di circa 90 metri.
La visita alla Grotta prevede tre itinerari, che esplorano tre parti assai diverse fra loro; il terzo, più completo, è per durata il più lungo d’Italia.
Il primo itinerario, più pianeggiante, si sviluppa attraverso una successione di vani che seducono per la straordinaria profusione di concrezioni calcaree policrome (stalattiti, stalagmiti, colonne, colate). Percorrendo una ripida scalinata si arriva all’orlo del “Baratro dei Giganti”, profondo 50 metri, dove comincia il secondo itinerario.
Si scende nella “Sala delle Voci”, la cui risonanza crea inquietanti illusioni acustiche, per proseguire verso il “Salone dell’Acheronte”, dove tre piccoli corsi d’acqua formano un modesto fiume sotterraneo che però, in caso di piogge abbondanti, diviene impetuoso e spumeggiante. Sulla via del ritorno si percorre una galleria tappezzata da piccole concrezioni grige di limo cementato, che ricordano estese foreste di abeti.
Il terzo itinerario aggiunge la visita di una zona ricca di concrezioni calcaree purissime, molte delle quali “da splash”, cioè generate dagli spruzzi e dalla nebulizzazione dell’acqua che ricade sulle stalagmiti. Il sentiero si arrampica lungo le pareti a strapiombo di un imponente pozzo alto quasi 90 metri, tuttora percorso da una copiosa cascata durante le piene, fino a raggiungere uno strettissimo canyon sotterraneo.
Come si arriva
In auto
-Da Lucca: s.s. 12 fino a Ponte a Moriano, poi per Borgo a Mozzano-Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
- Da Firenze: autostrada A11, uscita Altopascio; da qui direzione Porcari-Marlia fino a Ponte a Moriano, poi per Borgo a Mozzano-Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
- Da Forte dei Marmi: s.p. 13 fino a Castelnuovo di Garfagnana, poi per Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
- Da Milano: autostrada A1 fino svincolo di Parma, poi A15 fin quasi a La Spezia, innesto A12 fino allo svincolo per la A11, uscita Lucca est; quindi s.s. 12 fino a Ponte a Moriano, poi per Borgo a Mozzano-Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
- Da Reggio Emilia: s.s. 63 fino a Castelnovo ne’ Monti, poi direzione Ligonchio-Passo Pradarena-Piazza al Serchio-Castelnuovo di Garfagnana-Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
- Da Genova: autostrada A12, svincolo Viareggio-Camaiore e continuare in A11, uscita Lucca est; quindi s.s. 12 fino a Ponte a Moriano, poi per Borgo a Mozzano-Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
In treno
A 14 km stazione ferroviaria di Barga - Gallicano, ferrovia Lucca-Aulla.
In bus
Non ci sono mezzi pubblici che raggiungono la Grotta del Vento permettendo le visite.
Su prenotazione, presso la Grotta del Vento, sono disponibili:
- un servizio di auto o minibus, con partenza dalla stazione di Barga-Gallicano;
- un servizio navetta, riservato ai gruppi di oltre 20 persone.
I dintorni
Alpi Apuane: Monte Forato, Massiccio delle Panie, Altopiano della Vetricia; Eremo di Calomini, Vergemoli (LU); zona panoramica di San Pellegrinetto, Vergemoli (LU); Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano (LU).
Info
- Grotta del Vento
Tel. +39 0583 722024
Fax +39 0583 722053
[email protected]
www.grottadelvento.com
- Parco Regionale delle Alpi Apuane
Tel. +39 0584 775821 • Fax +39 0584 758203
www.parcapuane.it
[email protected]
- Ufficio informazioni di Ghivizzano (LU)
Tel. +39 0583 77296
- Apt Lucca
Tel. +39 0583 919931
Fax +39 0583 469964
[email protected]
www.luccaturismo.it
In auto
-Da Lucca: s.s. 12 fino a Ponte a Moriano, poi per Borgo a Mozzano-Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
- Da Firenze: autostrada A11, uscita Altopascio; da qui direzione Porcari-Marlia fino a Ponte a Moriano, poi per Borgo a Mozzano-Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
- Da Forte dei Marmi: s.p. 13 fino a Castelnuovo di Garfagnana, poi per Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
- Da Milano: autostrada A1 fino svincolo di Parma, poi A15 fin quasi a La Spezia, innesto A12 fino allo svincolo per la A11, uscita Lucca est; quindi s.s. 12 fino a Ponte a Moriano, poi per Borgo a Mozzano-Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
- Da Reggio Emilia: s.s. 63 fino a Castelnovo ne’ Monti, poi direzione Ligonchio-Passo Pradarena-Piazza al Serchio-Castelnuovo di Garfagnana-Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
- Da Genova: autostrada A12, svincolo Viareggio-Camaiore e continuare in A11, uscita Lucca est; quindi s.s. 12 fino a Ponte a Moriano, poi per Borgo a Mozzano-Gallicano, da qui deviazione per Fornovolasco-Grotta del Vento.
In treno
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In bus
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Su prenotazione, presso la Grotta del Vento, sono disponibili:
- un servizio di auto o minibus, con partenza dalla stazione di Barga-Gallicano;
- un servizio navetta, riservato ai gruppi di oltre 20 persone.
I dintorni
Alpi Apuane: Monte Forato, Massiccio delle Panie, Altopiano della Vetricia; Eremo di Calomini, Vergemoli (LU); zona panoramica di San Pellegrinetto, Vergemoli (LU); Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano (LU).
Info
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Fax +39 0583 722053
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- Parco Regionale delle Alpi Apuane
Tel. +39 0584 775821 • Fax +39 0584 758203
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- Ufficio informazioni di Ghivizzano (LU)
Tel. +39 0583 77296
- Apt Lucca
Tel. +39 0583 919931
Fax +39 0583 469964
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www.luccaturismo.it