Stazione di Minucciano.Pieve.Casola anni '50 (disegno Johnny Traggiai)
In origine la ferrovia Lucca Aulla, sul suo tracciato di circa 90 Km, gestiva il servizio passeggeri ed il traffico merci mediante 29 stazioni di fermata.
Oggi la ferrovia Lucca Aulla Lunigiana conta 23 stazioni attive e 6 non più in servizio: Piaggione, Calavorno, Piano di Coreglia - Ponte all'Ania, Pontecosi, Serricciolo e Pallerone mentre Aulla, per modifiche di tracciato, è stata sostituita nel 2008 con Aulla Lunigiana; 4 stazioni risultano ancora presenziate Lucca, Castelnuovo Garfagnana, Piazza al Serchio ed Aulla Lunigiana.
La chiusura di alcune fermate della linea Lucca Aulla fa parte di un piano strategico di Trenitalia che si basa essenzialmente sul movimento passeggeri gestito dalle singole fermate; una maggiore mobilità alternativa al treno delle persone rispetto agli anni di costruzione della linea ad una progressiva espansione dei paesi hanno portato al pensionamento delle piccole stazioni oramai troppo vicine a centri di maggior importanza e divenute e/o ritenute di conseguenza non più essenziali per il servizio.
I 66 Km di tracciato nella Provincia di Lucca dispongono in totale (sia fermate attive che fermate dismesse) di 21 stazioni; i restanti 24 Km di linea in Provincia di Massa Carrara contano invece in totale (sia fermate attive che fermate dismesse) di 9 stazioni. Delle ventitre stazioni tredici sono servite su unico binario di linea e dieci con uno o più binari di incrocio/stazionamento, per la precisione le stazioni con più di un binario sono:
Lucca - n° binari: vari, capacità dei binari: da 271 m a 483 m.
San Pietro a Vico - n° binari: 1, capacità del binario: 223 m.
Diecimo Pescaglia - n° binari: 1, capacità del binario: 204 m.
Bagni di Lucca - n° binari: 1, capacità del binario: 288 m.
Fornaci di Barga - n° binari: 1, capacità del binario: 280 m.
Castelnuovo Garfagnana - n° binari: 2, capacità dei binari: 194 m e 245 m.
Piazza al Serchio - n° binari: 2, capacità dei binari: 266 m e 298 m.
Minucciano-Pieve-Casola - n° binari: 1, capacità del binario: 248 m.
Gragnola - n° binari: 1, capacità del binario: 180 m.
Aulla Lunigiana - n° binari: vari, capacità dei binari: da 386 m a 472 m.
Nelle stesse stazioni, escluse Lucca e Aulla Lunigiana, sono presenti le "maniglie di consenso per treno incrociante" ; le maniglie, con doppia posizione e ritorno a molla, sono ubicate all'interno di apposite cassette apribili con chiave FS e sistemate sul secondo marciapiede fatta eccezione per le stazioni di Piazza ala Serchio e Castelnuovo Garfagnana dove sono posizionate nell'intervia tra il 2° ed il 3° binario.
Per rendere la visione più pratica la pagina è stata divisa in 2 sezioni:
- Stazioni in Provincia di Lucca.
- Stazioni in provincia di Massa Carrara.
Stazioni in Provincia di Lucca
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Stazioni in Provincia di Massa Carrara
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Le stazioni di qualche anno fa...
Molte persone ricordano ancora come le stazioni e le aree di loro competenza fossero ben curate e tenute sempre in ottimo ordine ed efficienza.
Gli stabili, tutti presidiati, erano puliti e ben tinteggiati e gli operatori FS con buona volontà provvedevano a far si che tutto fosse al meglio, molte fermate erano addirittura in competizione fra di loro per detenere il primato di stazione più bella.
Ma pochi si ricordano come nelle stazioni aventi un carico merci fossero presenti diverse dotazioni atte a regolamentare il ricevimento e la spedizione dei prodotti o semplicemente al sostentamento dei convogli ferroviari transitanti.
Cercheremo ora di fare un passo indietro e di elencare questi strumenti a tutte le persone che le hanno semplicemente dimenticati o per chi proprio non è mai riuscito a vederli.
Gli stabili, tutti presidiati, erano puliti e ben tinteggiati e gli operatori FS con buona volontà provvedevano a far si che tutto fosse al meglio, molte fermate erano addirittura in competizione fra di loro per detenere il primato di stazione più bella.
Ma pochi si ricordano come nelle stazioni aventi un carico merci fossero presenti diverse dotazioni atte a regolamentare il ricevimento e la spedizione dei prodotti o semplicemente al sostentamento dei convogli ferroviari transitanti.
Cercheremo ora di fare un passo indietro e di elencare questi strumenti a tutte le persone che le hanno semplicemente dimenticati o per chi proprio non è mai riuscito a vederli.
- SAGOME LIMITE CARICO.
Nei pressi del piano caricatore, il binario merci era sempre dotato di “sagoma limite carico”. La struttura metallica serviva a verificare che la merce caricata sui carri scoperti rispettasse la sagomatura standard FS oltre la quale vi è era il pericolo di contatto con le strutture della ferrovia come gallerie o cavalcavia. Le sagome limite carico della ferrovia Lucca Aulla erano costituite o da strutture fissate direttamente al terreno o da strutture ancorate allo stabile adibito a magazzino.
Nei pressi del piano caricatore, il binario merci era sempre dotato di “sagoma limite carico”. La struttura metallica serviva a verificare che la merce caricata sui carri scoperti rispettasse la sagomatura standard FS oltre la quale vi è era il pericolo di contatto con le strutture della ferrovia come gallerie o cavalcavia. Le sagome limite carico della ferrovia Lucca Aulla erano costituite o da strutture fissate direttamente al terreno o da strutture ancorate allo stabile adibito a magazzino.
- PESA A PONTE.
Sempre sul binario dello scalo merci procedendo verso l’innesto con la linea principale era obbligatorio passere sopra la “pesa a ponte”. La grossa bilancia, che pesava un carro alla volta, era necessaria per stabilire il reale peso della merce caricata e determinare così i prezzi di trasporto vigenti. I sistemi di pesatura che erano installati sulla ferrovia Lucca Aulla erano del tipo a impianto con casotto a livello rotaie.
Sopra i casotti contenenti l’asta graduata di pesatura, per indicare ai convogli se la pesa era in funzione o si poteva transitare, erano posti dei dischi metallici di colore rosso, se la disposizione del disco era parallela al binario via libera se la disposizione del disco era invece perpendicolare al binario stop.
Sempre sul binario dello scalo merci procedendo verso l’innesto con la linea principale era obbligatorio passere sopra la “pesa a ponte”. La grossa bilancia, che pesava un carro alla volta, era necessaria per stabilire il reale peso della merce caricata e determinare così i prezzi di trasporto vigenti. I sistemi di pesatura che erano installati sulla ferrovia Lucca Aulla erano del tipo a impianto con casotto a livello rotaie.
Sopra i casotti contenenti l’asta graduata di pesatura, per indicare ai convogli se la pesa era in funzione o si poteva transitare, erano posti dei dischi metallici di colore rosso, se la disposizione del disco era parallela al binario via libera se la disposizione del disco era invece perpendicolare al binario stop.
- GRU DI SOLLEVAMENTO.
Sempre nel piano caricatore dell’area merci le stazioni erano provviste di “gru di sollevamento” che serviva a caricare sui carri grandi quantità di materiale anche con rilevante peso. Il movimento di sollevamento avveniva mediante una serie di ingranaggi riduttori azionati manualmente con apposite manovelle.
Non rammento precisamente quante e/o quali stazioni della ferrovia Lucca Aulla fossero dotate della gru di sollevamento perché nel corso degli anni venivano rimosse o spostate negli scali merci dove erano più necessarie in quel momento anche se è normale pensare che originalmente tutte le stazioni provviste di scalo merci fossero anche dotate di una gru di carico.
Le stazioni in cui so di aver giocato con le gru sono Minucciano-Pieve-Casola ed Aulla anche se, limitatamente agli spostamenti che potevo effettuare in quel periodo, ricordo la presenza del sollevatore anche nelle fermate di Piazza al Serchio e Castelnuovo Garfagnana.
Sempre nel piano caricatore dell’area merci le stazioni erano provviste di “gru di sollevamento” che serviva a caricare sui carri grandi quantità di materiale anche con rilevante peso. Il movimento di sollevamento avveniva mediante una serie di ingranaggi riduttori azionati manualmente con apposite manovelle.
Non rammento precisamente quante e/o quali stazioni della ferrovia Lucca Aulla fossero dotate della gru di sollevamento perché nel corso degli anni venivano rimosse o spostate negli scali merci dove erano più necessarie in quel momento anche se è normale pensare che originalmente tutte le stazioni provviste di scalo merci fossero anche dotate di una gru di carico.
Le stazioni in cui so di aver giocato con le gru sono Minucciano-Pieve-Casola ed Aulla anche se, limitatamente agli spostamenti che potevo effettuare in quel periodo, ricordo la presenza del sollevatore anche nelle fermate di Piazza al Serchio e Castelnuovo Garfagnana.
- COLONNA PER IL RIFORNIMENTO ACQUA.
Diverse stazioni della ferrovia Lucca Aulla tra cui sicuramente Aulla, Monzone-Monte dei Bianchi-Isolano, Minucciano-Pieve-Casola, Piazza al Serchio, Castelnuovo Garfagnana, Bagni di Lucca e Lucca erano provviste di colonna/e per il rifornimento acqua necessario, in quel tempo, per le locomotive con trazione a vapore.
L’impianto era normalmente composto da una cisterna, realizzata in cemento o in metallo, che fungeva da raccolta e dalla colonna che, mediante un braccio girevole, serviva a portare l’acqua direttamente nelle casse delle vaporiere. Normalmente il braccio della colonna era bloccato, mediante un’apposita cremagliera, in posizione parallela al binario, mentre in caso di rifornimento il braccio veniva fotto ruotare di circa 90° posizionandolo sopra l’apertura di carico delle casse cisterna della locomotiva o del tender.
Alcune stazioni della ferrovia Lucca Aulla, tra cui sicuramente Minucciano-Pieve-Casola, sono ancora provviste della colonna funzionante che serve a rifornire le vaporiere dei treni storici.
Diverse stazioni della ferrovia Lucca Aulla tra cui sicuramente Aulla, Monzone-Monte dei Bianchi-Isolano, Minucciano-Pieve-Casola, Piazza al Serchio, Castelnuovo Garfagnana, Bagni di Lucca e Lucca erano provviste di colonna/e per il rifornimento acqua necessario, in quel tempo, per le locomotive con trazione a vapore.
L’impianto era normalmente composto da una cisterna, realizzata in cemento o in metallo, che fungeva da raccolta e dalla colonna che, mediante un braccio girevole, serviva a portare l’acqua direttamente nelle casse delle vaporiere. Normalmente il braccio della colonna era bloccato, mediante un’apposita cremagliera, in posizione parallela al binario, mentre in caso di rifornimento il braccio veniva fotto ruotare di circa 90° posizionandolo sopra l’apertura di carico delle casse cisterna della locomotiva o del tender.
Alcune stazioni della ferrovia Lucca Aulla, tra cui sicuramente Minucciano-Pieve-Casola, sono ancora provviste della colonna funzionante che serve a rifornire le vaporiere dei treni storici.
Singolare su tutta la linea è l'impianto di rifornimento presente nella stazione di Monzone-Monte dei Bianchi-Isolano dove il braccio di carico dell'acqua è connesso direttamente alla piccola cisterna in ferro sistemata su di un basamento in cemento sorretto da quattro colonne in mattoncino rosso.
- PIATTAFORMA GIREVOLE.
Le piattaforme girevoli, se ne ha già traccia dal loro uso nel 1839, furono create essenzialmente per due motivi:
- girare a termine corsa di 180° le locomotive a vapore (la maggior parte di queste raggiungeva le massime prestazioni di velocità solo se disposte con il camino anteriormente),
- smistare a raggiera le locomotive nelle rimesse.
Il movimento di rotazione, rimossa la zeppa metallica di blocco, avveniva manualmente spingendo su due aste contrapposte.
Nella ferrovia Lucca Aulla era in funzione, cessò il suo esercizio con la definitiva sostituzione della trazione a vapore con quella diesel, presso la stazione di Piazza al Serchio una piattaforma mobile con diametro di 15,00 metri, costruita a Castel Maggiore nel 1887, con l’unico scopo di girare le locomotive.
L’adozione della piattaforma nella stazione di Piazza la Serchio forse è da spiegarsi nella diversa tipologia di locomotive prestanti servizio nel tratto della Valle del Serchio (fino al 1959, data ufficiale dell’apertura della ferrovia Lucca Aulla, esistevano di fatto due tronconi di linea: Lucca - Piazza al Serchio e Aulla – Equi terme poi Aulla - Minucciano-Pieve-Casola).
Anche se apparentemente la piattaforma per la sua grandezza fa pensare che venisse usata solo per girare piccole/medie locotender a vapore, in realtà, prestava servizio anche per gruppi di locomotive con lunghezza totale maggiore a 15 metri come le 625 e le 740; le operazioni di giratura avvenivano in questo caso in due fasi: prima si scollegava e girava il tender e seguentemente la locomotiva.
Le piattaforme girevoli, se ne ha già traccia dal loro uso nel 1839, furono create essenzialmente per due motivi:
- girare a termine corsa di 180° le locomotive a vapore (la maggior parte di queste raggiungeva le massime prestazioni di velocità solo se disposte con il camino anteriormente),
- smistare a raggiera le locomotive nelle rimesse.
Il movimento di rotazione, rimossa la zeppa metallica di blocco, avveniva manualmente spingendo su due aste contrapposte.
Nella ferrovia Lucca Aulla era in funzione, cessò il suo esercizio con la definitiva sostituzione della trazione a vapore con quella diesel, presso la stazione di Piazza al Serchio una piattaforma mobile con diametro di 15,00 metri, costruita a Castel Maggiore nel 1887, con l’unico scopo di girare le locomotive.
L’adozione della piattaforma nella stazione di Piazza la Serchio forse è da spiegarsi nella diversa tipologia di locomotive prestanti servizio nel tratto della Valle del Serchio (fino al 1959, data ufficiale dell’apertura della ferrovia Lucca Aulla, esistevano di fatto due tronconi di linea: Lucca - Piazza al Serchio e Aulla – Equi terme poi Aulla - Minucciano-Pieve-Casola).
Anche se apparentemente la piattaforma per la sua grandezza fa pensare che venisse usata solo per girare piccole/medie locotender a vapore, in realtà, prestava servizio anche per gruppi di locomotive con lunghezza totale maggiore a 15 metri come le 625 e le 740; le operazioni di giratura avvenivano in questo caso in due fasi: prima si scollegava e girava il tender e seguentemente la locomotiva.
- SISTEMI DI ACCESSO.
L’intera area delle stazioni era completamente recintata mediante le classiche recinzioni in cemento armato FS, gli accessi alle aree pedonali e all’area merci erano garantiti da massicci cancelli metallici con trama a rombo, il primo a singola anta con larghezza standard di 1,83 m, il secondo a doppia anta con larghezza standard di 8,7 m (4,35 m + 4,35 m), entrambi erano sorretti mediante colonnine in ghisa appositamente fissate al terreno.
L’intera area delle stazioni era completamente recintata mediante le classiche recinzioni in cemento armato FS, gli accessi alle aree pedonali e all’area merci erano garantiti da massicci cancelli metallici con trama a rombo, il primo a singola anta con larghezza standard di 1,83 m, il secondo a doppia anta con larghezza standard di 8,7 m (4,35 m + 4,35 m), entrambi erano sorretti mediante colonnine in ghisa appositamente fissate al terreno.
- DISCHETTI-FANALI PER DEVIATORI.
Gli scambi di alcune stazioni, che nel periodo a cui si fa riferimento è bene ricordare erano tutti manuali con chiave di blocco per i deviatori primari di linea, erano dotati di “dischetto girevole indicativo tipo 24 o 25” che serviva ad indicare a distanza, al capostazione o agli addetti alla manovra, la reale posizione e quindi l'effettiva direzione dei deviatori.
Gli scambi di alcune stazioni, che nel periodo a cui si fa riferimento è bene ricordare erano tutti manuali con chiave di blocco per i deviatori primari di linea, erano dotati di “dischetto girevole indicativo tipo 24 o 25” che serviva ad indicare a distanza, al capostazione o agli addetti alla manovra, la reale posizione e quindi l'effettiva direzione dei deviatori.
Piano binari d'epoca di alcune stazioni della FLA nel versante Lucca.
Piano binari della stazione di San Pietro a Vico. Il disegno è precedente alla costruzione del grosso molino Pardini (oggi non più in servizio) conseguentemente nello schema non sono riportati i binari di connessione con la struttura.
Piano binari della stazione di Ponte a Moriano. Il primo schema binari è precedente alla connessione con gli stabilimenti Manifatturieri Italiani, mentre il secondo schema riporta le modifiche dopo il raccordo con l'industria.
Piano binari della stazione di Diecimo Pescaglia.
La stazione di Minucciano-Pieve-Casola come si presentava negli anni '40. Con la galleria Lupacino ancora da ultimare (1956) la ferrovia terminava a Pieve San Lorenzo.
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Piano binari d'epoca di alcune stazioni della FLA nel versante Massa Carrara
Piano binari della stazione di Equi Terme da un disegno del 1930. La stazione oltre che servire le cave, fino all'apertura della galleria Ugliancaldo, era capolinea della ferrovia.
La stazione di Monzone-Monte dei Bianchi-Isolano ai tempi della marmifera inglese Walton (da un disegno del 1930). E' molto probabile che la stazione avesse una sua locomotiva da manovra.
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