Lavori di manutenzione sulla ferrovia Lucca Aulla.
Sostituzione delle due travate del ponte sul torrente Corsonna.
Da sabato 30 luglio 2005 (ore 17.55) a lunedì 1 agosto 2005 (ore 5.50) sono stati eseguiti da RFI, la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, i lavori di manutenzione (sostituzione delle travate metalliche) al ponte ferroviario sul torrente Carsonna tra le stazioni di Barga-Gallicano e Castelvecchio Pascoli, sulla ferrovia Lucca Aulla. Gli interventi sono stati programmati appositamente nel fine settimana per ridurre al minimo i disagi. Trenitalia ha istituito un servizio di pullman sostitutivi tra le stazioni di Lucca e Castelnuovo Garfagnana e viceversa. I pullman partivano da Lucca (per arrivare in coincidenza con il treno in partenza da Castelnuovo di Garfagnana) con 55 e 25 minuti di anticipo rispetto all'orario programmato. I viaggiatori in arrivo da Aulla in treno trovavano in coincidenza l’autobus nella stazione di Castelnuovo Garfagnana. Grazie a questi interventi i treni possono transitare sul ponte in ferro ad una velocità di 80 km/h e ciò permette di uniformare gli standard di velocità commerciale dell'intera linea. Inoltre, il nuovo ponte, può supportare carri merci con un peso massimo fino a 22 tonnellate per asse.
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Sostituzione del ponte ferrato sul torrente Ania.
Tra i giorni 5 e 6 novembre 2005 è stato sospeso il regolare servizio treni e istituite corse straordinarie con bus per garantire comunque i collegamenti. E’ quanto ha stabilito RFI che, dalle ore 18 di sabato 5 alle ore 6 di lunedì 7 novembre ha chiuso la linea ferroviaria, nel tratto compreso tra Ghivizzano-Coreglia e Fornaci di Barga, sostituendo il vecchio ponte sul torrente Ania e realizzando un attraversamento adeguato alle nuove esigenze di trasporto su rotaia. “Questa opera, ha spiegato l’assessore provinciale ai trasporti Cecilia Carmassi, ha rappresentato uno degli elementi strategici su cui hanno lavorato per giungere al potenziamento della linea che presentava evidenti elementi di inadeguatezza. Grazie a questo intervento si è potuto proseguire concretamente con il potenziamento dell’efficienza della linea. Dunque un forte balzo in avanti sulla strada del miglioramento dei collegamenti ferroviari sul territorio provinciale, tanto da garantire innovazioni sia sul piano del trasporto merci sia su quello dei passeggeri. “Un obiettivo al quale la Provincia lavora da tempo – ha detto il presidente della commissione trasporti Arturo Nardini – per un reale rilancio di questa linea e, più in generale, del trasporto su rotaia. Una priorità sulla quale si è trovata anche la piena collaborazione dell’ingegner Angelo Pezzati, direttore compartimentale di RFI per la Regione Toscana.
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Lavori di collegamento della ferrovia Lucca-Aulla
con la nuova stazione di Aulla Lunigiana.
La nuova variante di tracciato della ferrovia Lucca Aulla con la conseguente definitiva chiusura al traffico della stazione di Aulla ed il collegamento con la ferrovia La Spezia-Parma mediante la stazione di Aulla Lunigiana ha avuto luogo il 17 febbraio 2008.
Il tratto, che devia dal vecchio tragitto poco prima di entrare nell'abitato di Surrogati (Aulla MS), è stato connesso alla stazione di Aulla Lunigiana mediante la realizzazione di due nuove gallerie ed un ponte che permettono di attraversare l'intera area militare della Marina (il nuovo ponte essendo totalmente realizzato in sito militare è stato completamente chiuso per evitare possibili intrusioni dalla sede ferroviaria).
Con il taglio della linea vengono eliminati dal tracciato due ponti (entrambi sul torrente Aulella) ad una galleria (galleria Bibola).
Realizzazione del nuovo tracciato
Taglio del vecchio tratto
Durante i lavori
Messa in sicurezza del cantiere.
Il 27 gennaio una squadra dei VV.FF. del Comando di Aulla è intervenuta per un sopralluogo ad un'imprevista formazione di un invaso d'acqua presso il cantiere realizzato per la costruzione del collegamento della ferroviaria Lucca-Aulla. La costruzione della parete di collegamento delle due gallerie ferroviarie del cantiere aveva infatti formato uno sbarramento al canale "Pescigola" generando due grandi invasi di acqua, uno di circa 3.000 mc ed un altro di circa 40.000 mc che alimentava il primo. La parete di collegamento delle gallerie, alta circa sei metri e lunga circa 25 m, che creava lo sbarramento al canale "Pescigola" era completamente intrisa d'acqua e dalla stessa uscivano molti rivoli per tutta l'altezza e la lunghezza della stessa facendo presupporre una forte pressione idraulica su di essa. Inoltre sopra l'imbocco della galleria lato Aulla, vi era un movimento franoso non stabilizzato. I Vigili del Fuoco hanno immediatamente chiuso e messo in sicurezza il cantiere.
Fango e detriti sulla statale del Cerreto e sulla ferrovia Lucca Aulla: Lunigiana divisa.
Fivizzano (MS), 2 aprile 2009 - Tre giorni prima erano solo sassi, martedì mattina un grosso masso che un miracolo ha fatto cadere con un attimo di anticipo davanti all’auto guidata da una donna. Così, quando la sera è diventata una valanga di rocce e fango, c’erano già gli uomini di Anas e Protezione civile a dare una mano al destino. Una frana che ha spezzato la statale 63 del Cerreto, poco dopo la frazione fivizzanese di Rometta, e messo ko parte della Lunigiana. La paura più grande era che la collina si spezzasse davvero, mettendo a rischio l’unico binario della ferrovia lungo la strada. Se il fronte si fosse allargato, la situazione sarebbe diventata davvero molto difficile. I lavori erano svolti solo di giorno, la notte si sorvegliava la frana. Impegnati oltre a tecnici ed operai del comune di Fivizzano anche carabinieri, polizia municipale e uomini della protezioni civile.
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La Nazione di Massa
A causa della frana la sede ferroviaria ha subito alcuni danneggiamenti ed è stata quindi soggetta a lavori localizzati di ripristino durante i quali i convogli viaggiavano con velocità ridotta.
Il Gruppo FS tra i partecipanti all'esercitazione internazionale di Protezione Civile.
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Le operazioni si sono svolte nella galleria Ugliancaldo, a circa 400 metri dalla stazione ferroviaria di Equi Terme (MS), sulla ferrovia Lucca – Aulla. E' stato simulato lo svio di un convoglio, causato da una scossa di terremoto di elevata intensità nell’area appenninica della Toscana Settentrionale.
Dal 25 al 28 novembre l’Italia ha ospitato una importante esercitazione internazionale di protezione civile: Terex 2010, ovvero Tuscany Earthquake Relief Exercise. L’esercitazione, che ha avuto luogo in Toscana, tra la Garfagnana e la Lunigiana, prevedeva la simulazione di un terremoto di magnitudo 6.4, analogo a quello che si era verificato nella stessa zona il 7 settembre del 1920.
L’esercitazione ha visto coinvolte le strutture di emergenza e di primo intervento del Gruppo FS, della Protezione Civile nazionale e la particolare collaborazione della Protezione Civile delle Province di Firenze, Massa Carrara ed Arezzo.
Le operazioni si sono svolte nella galleria Ugliancaldo, a circa 400 metri dalla stazione ferroviaria di Equi Terme (MS), sulla linea Lucca – Aulla. E' stato simulato lo svio di un convoglio, causato da una scossa di terremoto di elevata intensità nell'area appenninica della Toscana Settentrionale. Alla notizia del blocco del treno all'interno della galleria “Ugliancaldo” - lunga 4 chilometri - il personale di RFI ha avvisato tempestivamente il supervisore della circolazione ferroviaria di Pisa ed i mezzi di emergenza. Sono state quindi attivate tutte le procedure per l'assistenza ai feriti ed ai circa 70 viaggiatori a bordo del treno fermo.
La simulazione è stata preceduta, come previsto dai Protocolli di Intesa firmati con la Regione Toscana e la Provincia di Firenze, da un’informazione sulle norme di accesso e intervento nelle aree ferroviarie tenuta dal personale del Gruppo FS al personale che ha preso parte alla simulazione.
La partecipazione del Gruppo FS rientra tra le iniziative previste per aumentare gli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro e la tutela delle persone, delle cose e dell'ambiente. Inoltre, è stato testato il processo di attivazione e la corretta applicazione delle procedure di emergenza da parte del Gruppo FS, la messa in sicurezza dell'area e il soccorso dei passeggeri.
Particolare attenzione è stata posta alla verifica dell'efficacia e della rapidità di attivazione delle procedure per la gestione delle emergenze, nonché alla capacità di gestione dell'operazione nei minuti che precedono l'eventuale intervento dei soccorsi pubblici.
L'esercitazione non ha avuto ripercussioni sulla circolazione dei treni.
Dal 25 al 28 novembre l’Italia ha ospitato una importante esercitazione internazionale di protezione civile: Terex 2010, ovvero Tuscany Earthquake Relief Exercise. L’esercitazione, che ha avuto luogo in Toscana, tra la Garfagnana e la Lunigiana, prevedeva la simulazione di un terremoto di magnitudo 6.4, analogo a quello che si era verificato nella stessa zona il 7 settembre del 1920.
L’esercitazione ha visto coinvolte le strutture di emergenza e di primo intervento del Gruppo FS, della Protezione Civile nazionale e la particolare collaborazione della Protezione Civile delle Province di Firenze, Massa Carrara ed Arezzo.
Le operazioni si sono svolte nella galleria Ugliancaldo, a circa 400 metri dalla stazione ferroviaria di Equi Terme (MS), sulla linea Lucca – Aulla. E' stato simulato lo svio di un convoglio, causato da una scossa di terremoto di elevata intensità nell'area appenninica della Toscana Settentrionale. Alla notizia del blocco del treno all'interno della galleria “Ugliancaldo” - lunga 4 chilometri - il personale di RFI ha avvisato tempestivamente il supervisore della circolazione ferroviaria di Pisa ed i mezzi di emergenza. Sono state quindi attivate tutte le procedure per l'assistenza ai feriti ed ai circa 70 viaggiatori a bordo del treno fermo.
La simulazione è stata preceduta, come previsto dai Protocolli di Intesa firmati con la Regione Toscana e la Provincia di Firenze, da un’informazione sulle norme di accesso e intervento nelle aree ferroviarie tenuta dal personale del Gruppo FS al personale che ha preso parte alla simulazione.
La partecipazione del Gruppo FS rientra tra le iniziative previste per aumentare gli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro e la tutela delle persone, delle cose e dell'ambiente. Inoltre, è stato testato il processo di attivazione e la corretta applicazione delle procedure di emergenza da parte del Gruppo FS, la messa in sicurezza dell'area e il soccorso dei passeggeri.
Particolare attenzione è stata posta alla verifica dell'efficacia e della rapidità di attivazione delle procedure per la gestione delle emergenze, nonché alla capacità di gestione dell'operazione nei minuti che precedono l'eventuale intervento dei soccorsi pubblici.
L'esercitazione non ha avuto ripercussioni sulla circolazione dei treni.
Lavori di ammodernamento della ferrovia Lucca-Aulla.
Tratto da Minucciano-Pieve-Casola ad Aulla Lunigiana.
- (1) Costruzione e posa del nuovo ponte sul torrente Aulella (87+157).
Progetto Esecutivo: Ing. Mauro Tuccini. Impresa Esecutrice: Cordioli & C. gruppo industriale Tosoni. Importo Appalto: Euro 2.040.000. Data di inizio del lavoro in Cantiere: 22-03-2010. Data di posa del ponte: 26, 27 e 28-06-2010. La costruzione delle numero tre travate metalliche costituenti il ponte è stata eseguita direttamente nel letto del torrente Aulella dopo previa preparazione dell'area e concessione idraulica N° 2/2010 della Provincia di Massa Carrara del 14 aprile 2010. La struttura è costituita interamente da lamiere in acciaio presagomate ed assemblate mediante giunti imbullonati. Soggetti ad interventi sono stati anche i quattro punti di appoggio ( 2 spalle + 2 pile) dove sulla parte terminale e di sostegno della nuova struttura sono state eseguite delle grosse solette in cemento armato. Il potenziamento permette ai convogli di circolare sulla linea senza limitazioni di carico ad a una velocità maggiore. |
Comunicazione di Trenitalia emessa durante i lavori di sostituzione del ponte.
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Tanto per sapere...
LA SEDE FERROVIARIA.
La funzione della sede ferroviaria è quella di sostegno e, mediante le rotaie, di guida per i convogli ferroviari.
E’ costituita da:
- Armamento.
- Massicciata.
- Scudatura (eventuale).
Armamento.
L’armamento è l’insieme delle rotaie, delle traverse, dei giunti e dei sistemi di attacco ai sostegni; una coppia di rotaie costituisce il binario.
Rotaia.
La rotaia è un profilato in acciaio avente la funzione di sostegno e di guida per i veicoli ferroviari, in una sezione trasversale tipo la rotaia viene divisa in: parte superiore o fungo, parte centrale o gambo, parte inferiore o suola, superficie di rotolamento parte superiore del fungo e piani di steccatura costituiti dai raccordi tra fungo e gambo e tra gambo e suola (chiamati così in quanto sedi delle stecche/ganasce di giunzione tra le rotaie. La lunghezza delle rotaie prodotte in Italia è di 36 m successivamente unite mediante saldatura o giunti imbullonati.
La funzione della sede ferroviaria è quella di sostegno e, mediante le rotaie, di guida per i convogli ferroviari.
E’ costituita da:
- Armamento.
- Massicciata.
- Scudatura (eventuale).
Armamento.
L’armamento è l’insieme delle rotaie, delle traverse, dei giunti e dei sistemi di attacco ai sostegni; una coppia di rotaie costituisce il binario.
Rotaia.
La rotaia è un profilato in acciaio avente la funzione di sostegno e di guida per i veicoli ferroviari, in una sezione trasversale tipo la rotaia viene divisa in: parte superiore o fungo, parte centrale o gambo, parte inferiore o suola, superficie di rotolamento parte superiore del fungo e piani di steccatura costituiti dai raccordi tra fungo e gambo e tra gambo e suola (chiamati così in quanto sedi delle stecche/ganasce di giunzione tra le rotaie. La lunghezza delle rotaie prodotte in Italia è di 36 m successivamente unite mediante saldatura o giunti imbullonati.
Le rotaie sono classificate in base al loro peso per metro lineare, gli armamenti per nuove realizzazioni adottati oggi da RFI sono del tipo 50 UNI e 60 UNI (tipo 50 UNI 49,86 kg/ml – tipo 60 UNI 60,36 Kg/ml) ; si hanno armamenti del tipo leggero quando le rotaie sono di peso inferiore a 46 Kg/ml mentre si hanno armamenti pesanti quando il peso delle rotaie è superiore a 46 Kg/ml.
La relazione che lega il peso “P (Kg/ml)” di una rotaia alla sua sezione trasversale “F (mm2)” è:
P = 0,00786 F
Lo scartamento è la misura della distanza tra i bordi interni dei funghi delle due rotaie del binario, misurato a 14 mm al di sotto del piano di rotolamento:
scartamento ordinario = 1435 mm,
scartamento ridotto = 950 mm.
Sembrerebbe che George Stephenson (ingegnere inglese 1781-1848) scelse lo scartamento da 1435 mm, per la rotaia utilizzata in sede di presentazione della prima locomotiva e per la linea ferroviaria Stockton-Darlington progettata, prendendo come riferimento la larghezza delle tracce delle carrozze che passavano di fronte alla sua abitazione.
Nelle curve di raggio inferiore a 275 m, per facilitare l’inserzione del veicolo e ridurre la resistenza, lo scartamento subisce un leggero allargamento che arriva a 1465 mm su curve con raggio inferiore a 150 m. L’allargamento viene realizzato:
1 mm per m di binario, se la velocità massima di percorrenza della curva è maggiore o uguale a 70 Km/h,
2 mm per m di binario, se la velocità massima di percorrenza della curva è minore a 70 Km/h,
3 mm per m di binario, per le curve di binari secondari aventi raggio inferiore a 300 metri.
Traverse.
Le traverse sono gli elementi trasversali di collegamento delle due rotaie che compongono il binario, assicurano il mantenimento dello scartamento e distribuiscono il peso dei convogli ferroviari sulla sottostante massicciata.
Possono essere in legno o in cemento armato vibrato precompresso, il loro distanziamento è legato al tipo di linea su cui sono posate:
modulo 6/10 (10 traverse ogni 6 metri) per linee ad alta velocità,
modulo 6/9 (9 traverse ogni 6 metri) per linee ordinarie.
scartamento ordinario = 1435 mm,
scartamento ridotto = 950 mm.
Sembrerebbe che George Stephenson (ingegnere inglese 1781-1848) scelse lo scartamento da 1435 mm, per la rotaia utilizzata in sede di presentazione della prima locomotiva e per la linea ferroviaria Stockton-Darlington progettata, prendendo come riferimento la larghezza delle tracce delle carrozze che passavano di fronte alla sua abitazione.
Nelle curve di raggio inferiore a 275 m, per facilitare l’inserzione del veicolo e ridurre la resistenza, lo scartamento subisce un leggero allargamento che arriva a 1465 mm su curve con raggio inferiore a 150 m. L’allargamento viene realizzato:
1 mm per m di binario, se la velocità massima di percorrenza della curva è maggiore o uguale a 70 Km/h,
2 mm per m di binario, se la velocità massima di percorrenza della curva è minore a 70 Km/h,
3 mm per m di binario, per le curve di binari secondari aventi raggio inferiore a 300 metri.
Traverse.
Le traverse sono gli elementi trasversali di collegamento delle due rotaie che compongono il binario, assicurano il mantenimento dello scartamento e distribuiscono il peso dei convogli ferroviari sulla sottostante massicciata.
Possono essere in legno o in cemento armato vibrato precompresso, il loro distanziamento è legato al tipo di linea su cui sono posate:
modulo 6/10 (10 traverse ogni 6 metri) per linee ad alta velocità,
modulo 6/9 (9 traverse ogni 6 metri) per linee ordinarie.
Attacchi.
Gli attacchi sono i dispositivi che assicurano il fissaggio della rotaia alla traversa e, considerando anche gli anni che furono, possono essere di tre tipi:
posa diretta - attacco diretto,
posa indiretta - attacco diretto,
posa indiretta – attacco indiretto.
Giunti.
I giunti sono gli elementi longitudinali in acciaio che servono a collegare una rotaia con l’altra, possono essere del tipo sospeso o non sospeso in funzione al reale posizionamento del giunto rispetto alla sottostante/i traversa/e.
Massicciata.
La massicciata è lo strato di pietrisco che viene interposto tra il corpo stradale e l’armamento con lo scopo di distribuire i carichi verticali dei convogli ferroviari e consentire la realizzazione ed il mantenimento delle condizioni geometriche del binario.
Il materiale lapideo deve essere compatto ad elevata spigolosità, di bassa porosità con granulometria degli inerti con pezzature comprese tra 15/20 mm e 60/65 mm.
La sezione trasversale della massicciata ha forma trapezoidale ed è costituita dalle seguenti parti:
cassonetto (parte in cui sono annegate le traverse),
unghiatura (le due parti di forma triangolare ai margini della massicciata),
ciglio della massicciata (gli spigoli esterni superiori),
piede dell’unghiatura (gli spigoli inferiori tra unghiature e banchine pedonali).
Per linee del tipo “A” a semplice binario in rettifilo, la massicciata ha una altezza di 500 mm una larghezza superiore di 3435 mm e una larghezza inferiore di 4900 mm per un volume di 1,96 mc/m; le banchine pedonali sono larghe 600 mm. In curva la base superiore ruota di un angolo intorno al punto in cui l’asse della rotaia interna alla curva appoggia sulla traversa, mantenendo in tal modo lo spessore minimo di 500 mm; ne consegue un allargamento del corpo stradale.
Per le linee del tipo “B” la forma della sezione trasversale resta uguale ma si ha una riduzione delle misure costruttive: altezza 350 mm, base superiore 3435 mm, base inferiore 4500 mm, banchine pedonali 500 mm volume 1,27 mc/m.
- (2) Intervento di potenziamento infrastrutturale: rinnovo dei binari e della massicciata.
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I lavori di potenziamento nel tratto di linea dal Km 65+717 al km 89+923 sono stati divisi in due lotti:
- il primo tra la stazione di Aulla Lunigiana e la stazione di Gragnola,
- il secondo tra la stazione di Gragnola e la stazione di Minucciano-Pieve-Casola.
Le operazioni sono iniziate il 30 agosto 2010, per creare il minimo disagio i lavori sono stati eseguiti nelle ore notturne quando la linea non effettua corse, solo per la sostituzione dei binari all'interno della galleria Ugliancaldo il traffico è stato interrotto ed instaurato un servizio navetta con bus, in corrispondenza dei passaggi a livello durante la sostituzione, la viabilità stradale veniva modificata con tracciati alternativi.
La stazione di Aulla Lunigiana è stata designata come base di ricovero dei carri e delle macchine operatrici necessarie ai lavori sulla ferrovia e area di stoccaggio del materiale dismesso.
Con i lavori ultimati si è passati da un armamento UNI 50 ad un armamento UNI 60 garantendo ai convogli una circolazione senza limitazioni di carico ed eliminando così il vincolo assiale delle 18 tonnellate.
- il primo tra la stazione di Aulla Lunigiana e la stazione di Gragnola,
- il secondo tra la stazione di Gragnola e la stazione di Minucciano-Pieve-Casola.
Le operazioni sono iniziate il 30 agosto 2010, per creare il minimo disagio i lavori sono stati eseguiti nelle ore notturne quando la linea non effettua corse, solo per la sostituzione dei binari all'interno della galleria Ugliancaldo il traffico è stato interrotto ed instaurato un servizio navetta con bus, in corrispondenza dei passaggi a livello durante la sostituzione, la viabilità stradale veniva modificata con tracciati alternativi.
La stazione di Aulla Lunigiana è stata designata come base di ricovero dei carri e delle macchine operatrici necessarie ai lavori sulla ferrovia e area di stoccaggio del materiale dismesso.
Con i lavori ultimati si è passati da un armamento UNI 50 ad un armamento UNI 60 garantendo ai convogli una circolazione senza limitazioni di carico ed eliminando così il vincolo assiale delle 18 tonnellate.
Nella foto particolare di saldatura alluminotermica tra due rotaie (60 UNI-50 UNI), è evidente il cambio di profilo tra i due armamenti: a destra quello esistente mentre a sinistra quello installato durante i lavori di potenziamento.
Nei tratti del tracciato dovo sono presenti forti raggi di curvatura o dove a causa della velocità vi sono forti spinte verso l'esterno, nella parte centrale delle traverse, vengono aggiunti alle normali traversine dei sistemi di ancoraggio chiamati sleeper anchor, che mediante delle lamine in acciaio affogate nel pietrisco della massicciata riducono gli spostamenti della sede ferroviaria quando sollecitato dalla spinta di forti masse (nel caso in particolare i convogli merci carichi di polvere di marmo). Un punto ben visibile a tutti dove installato il sistema di ancoraggio , la linea corre adiacente alla statale SS63 per il Cerreto, è il tratto posto tra il passaggio a livello sul bivio stradale per Ceserano ed il ponte ferroviario sul torrente Aulella, nell'abitato di Rometta (MS).
Di seguito vengono riportate le immagini dei sistemi di ancoraggio sleeper anchor SN della Vossloh-Fastening-Systems.
- (3) Costruzione del nuovo carico merci.
Stazione di Minucciano-Pieve-Casola, Pieve San Lorenzo (LU).
"Alleggerire il trasporto su gomma e trasferirlo su rotaia utilizzando la ferroviaria Lucca-Aulla. È questo il motivo per cui sono in corso lavori di potenziamento alla stazione ferroviaria di Minucciano-Pieve-Casola. Sul cantiere si è recato l'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao (20 aprile 2011) che, insieme ai presidenti delle Province di Lucca e Massa Carrara e a tutti i rappresentanti degli enti locali interessati, ha così potuto visionare la situazione dell'opera che dovrebbe essere pronta nel giro di pochi mesi. «Si tratta di un progetto significativo - ha detto - che permetterà di liberare la viabilità locale dal passaggio di un significativo numero di Tir che trasportano materiali lapidei; lo spostamento dei materiali avverrà infatti attraverso la linea ferroviaria. L'adeguamento della stazione è una risposta concreta che abbiamo potuto dare grazie al coinvolgimento di tutti i soggetti interessati». Poco più di un anno fa è stato infatti firmato l'Accordo di Programma per la realizzazione dell'intervento, da parte di Regione Toscana, Province di Lucca e Massa Carrara, Comunità Montane della Lunigiana e della Garfagnana, Comuni di Minucciano e Casola in Lunigiana e Rete Ferroviaria Italiana Spa. La copertura finanziaria (2.270.000 euro) verrà garantita da questi soggetti, la Regione per la tranche maggiore (970.000 euro). All'origine di questo intervento la presenza nel Comune di Minucciano di alcune cave di materiale lapideo e quindi di imprese che operano sia nell'esercizio dell'attività estrattiva che per la trasformazione dei materiali. Da qui i prodotti realizzati vengono trasportati nell'area di produzione delle ceramiche, prevalentemente in territorio emiliano utilizzando camion, il cui passaggio incide sulla viabilità locale (ogni giorno transitano almeno 40 camion per complessivi 10.000 viaggi all'anno) e determina disagi (polveri, rumore, sicurezza). L'adeguamento della stazione di Minucciano-Pieve Casola per ricevere, gestire e trasportare i materiali, permetterà di trasferire tutto il materiale destinato alle ditte di commercializzazione via treno a Dinazzano, in Emilia, utilizzando la ferrovia Lucca-Aulla Lunigiana e poi, tratti della Parma-La Spezia, della Milano-Bologna e della Reggio Emilia-Sassuolo"
Il Tirreno
La fine del "Capannone"
"Quando la mattina il primo mezzo cingolato arriva nei pressi dello stabile gli operai sono euforici, ridono e pensano che quel vecchio edificio cadrà rapidamente sotto i colpi della pala meccanica.
Lo scavatore arriva infatti munito della sola benna che a colpi avrebbe dovuto far crollare le fatiscenti mura. Ma le persone del paese che videro i lavori di costruzione dello stabile, tra cui mio nonno adetto ai compressori, sempre raccontavano di quanto ferro e cemento erano stati adoperati nella realizzazione, piu' di una volta ho sentito dire "possono crollare le pareti, può cascare il tegolato ma la struttura portante non cadrà mai". E così l'entusiasmo dell'operaio alla guida dell'escavatrice svanisce dopo il terzo colpo dato alla costruzione che di cadere proprio non ne ha voglia. Ci voglio un paio di giorni e l'installazione sul braccio meccanico della pinza da frantumazione per rendere, "boccata dopo boccata", un cumulo di macerie il vecchio Capannone".
Lo scavatore arriva infatti munito della sola benna che a colpi avrebbe dovuto far crollare le fatiscenti mura. Ma le persone del paese che videro i lavori di costruzione dello stabile, tra cui mio nonno adetto ai compressori, sempre raccontavano di quanto ferro e cemento erano stati adoperati nella realizzazione, piu' di una volta ho sentito dire "possono crollare le pareti, può cascare il tegolato ma la struttura portante non cadrà mai". E così l'entusiasmo dell'operaio alla guida dell'escavatrice svanisce dopo il terzo colpo dato alla costruzione che di cadere proprio non ne ha voglia. Ci voglio un paio di giorni e l'installazione sul braccio meccanico della pinza da frantumazione per rendere, "boccata dopo boccata", un cumulo di macerie il vecchio Capannone".
Fotostoria dei lavori nel terminal container di Pieve San Lorenzo.
Ultimi ritocchi...
Video del Terminal Container di Pieve San Lorenzo (2012)
- (4) Riscontrati problemi sul ponte di Pieve San Lorenzo.
In seguito a problemi interessanti le prime due arcate del versante Lucca causati da un cedimento del terreno sottostante, nel 1980 venivano eseguiti lavori di consolidamento alla parte iniziale del ponte e più precisamente veniva ricostruita la prima arcata, sovrappasso della strada provinciale, ed effettuati nuovi muri di contenimento.
Sul primo e sul secondo arco, nelle zone dove si evidenziava un fenomeno di slittamento tra le colate di cemento delle volte, erano stati apposti dei vetrini di monitoraggio.
Tutto è rimasto come ad allora fino ad oggi quando, in previsione del passaggio sul ponte di convogli aventi un peso assiale assi maggiore delle automotrici in normale servizio, sono state effettuate indagini sul pilone di appoggio della fine seconda arcata inizio terza arca.
Quello che è emerso non è molto rassicurante, risulta infatti che la parte inferiore di appoggio della struttura risulta completamente fessurata ed aperta di circa 20 mm nel versante fiume indice, oltre ad un cedimento della fondazione, anche ad una spinta del terreno sovrastante verso valle (vedi figura 1) .
Sul primo e sul secondo arco, nelle zone dove si evidenziava un fenomeno di slittamento tra le colate di cemento delle volte, erano stati apposti dei vetrini di monitoraggio.
Tutto è rimasto come ad allora fino ad oggi quando, in previsione del passaggio sul ponte di convogli aventi un peso assiale assi maggiore delle automotrici in normale servizio, sono state effettuate indagini sul pilone di appoggio della fine seconda arcata inizio terza arca.
Quello che è emerso non è molto rassicurante, risulta infatti che la parte inferiore di appoggio della struttura risulta completamente fessurata ed aperta di circa 20 mm nel versante fiume indice, oltre ad un cedimento della fondazione, anche ad una spinta del terreno sovrastante verso valle (vedi figura 1) .
Attualmente si sta valutando se effettuare, e in questo caso come, interventi di consolidamento della pila di sostegno del ponte e di ripristino sulle volte in cemento.
Eventuali sviluppi e/o lavori verranno in seguito riportati.
I lavori per mettere in sicurezza e riparare il ponte sono iniziati: è stata creata una strada provvisoria di cantiere per far accedere le macchine operatrici fino alla parte bassa della pilla di appoggio interessata dalla cricca strutturale, verranno poi eseguite delle palificazioni per stabilizzare il terreno e scongiurare future movimentazioni geologiche.
Sopra le palificazioni sono state eseguite delle piattaforme in cemento armato che sosterranno le strutture metalliche necessarie al puntellamento degli archi in calcestruzzo per poter poi eseguire i lavori di riparazione sulle volte. I lavori verranno eseguiti dalla ditta C.E.M.E.S. S.p.A di Pisa in un tempo contrattuale di 180 gg n.c.
Le strutture metalliche imbullonate necessarie al puntellamento dei due archi stanno pian piano prendendo forma ed innalzandosi verso l'intradosso delle volte, nella seconda arcata si è resa necessaria, per l'installazione dell'intelaiatura, la modifica della viabilità sulla strada comunale che conduce all'abitato di Argigliano (MS).
L'accesso al paese di Argigliano è garantito mediante un'apertura effettuata sull'intelaiatura metallica al disotto della quale scorre la strada comunale. Per rendere possibile la costruzione della struttura di puntellamento, anche sulla seconda arcata, è stato necessario costruire apposite piattaforme in cemento armato previa consolidazione del terreno mediante palificazione.
Le strutture di puntellamento sono ultimate e le due arcate in cemento sono state messe in sicurezza. Nella notte del 27-12-2011 è transitato il primo convoglio merci di prova partito dalla stazione di Minucciano Pieve Casola, nel mese di gennaio 2012, dopo l'inaugurazione dello scalo merci, avrà inizio il regolare transito dei convogli diretti allo stabilimento kerakoll.
Le due grosse intelaiature metalliche, veramente sgradevoli al vedersi, fanno già parlare molte persone che denunciano un notevole impoverimento architettonico del "loro ponte monumentale". Ma il vero problema è interamente in mano ad RFI, le strutture di fatto sono provvisorie ma con una concessione di posa di sette anni, questo vuol dire che se non si troveranno i fondi necessari per ripristinare i due archi e un sistema per non interrompere il flusso merci dovremo vedere ancora per molto tempo questi mostri metallici... Sperando di non incorrere nel solito sistema Italiano dove il provvisorio diventa definitivo.
Sarebbe veramente un peccato per questo meraviglioso viadotto che proprio non lo merita.
Le due grosse intelaiature metalliche, veramente sgradevoli al vedersi, fanno già parlare molte persone che denunciano un notevole impoverimento architettonico del "loro ponte monumentale". Ma il vero problema è interamente in mano ad RFI, le strutture di fatto sono provvisorie ma con una concessione di posa di sette anni, questo vuol dire che se non si troveranno i fondi necessari per ripristinare i due archi e un sistema per non interrompere il flusso merci dovremo vedere ancora per molto tempo questi mostri metallici... Sperando di non incorrere nel solito sistema Italiano dove il provvisorio diventa definitivo.
Sarebbe veramente un peccato per questo meraviglioso viadotto che proprio non lo merita.
LAVORI DI CONSOLIDAMENTO DELLA GALLERIA CAMPACCI
dal KM 55+729 al km 55+997
Comune: Piazza al Serchio (LU).
Proprietà: RFI - SpA Direzione Territoriale Firenze.
Committente: S.O. Ingegneria e Tecnologie.
Direttore lavori: Ing. Mazzoncini Simone.
Direzione cantiere: Geom. De Col Angelo.
Coord. della progettazione: Gianni Claudio Dino.
Impresa Esecutrice: IVECOS SpA - Vittorio Veneto (TV).
A causa dei movimenti franosi presenti nella zona sono stati e sono tuttora necessari lavori di consolidamento alla linea e alle sue infrastrutture.
La luce della galleria Campacci Km 55+729 è stata, per la sua intera lunghezza, ridotta a causa dell'inserimento al suo interno di una centinatura costituita da sezioni ad arco a sesto acuto formate da due strutture con profilati ad H unite tra loro e collegate con le altre mediante apposite chiavarde. La costolatura metallica di rinforzo per essere efficace è anche dotata sotto il piano delle rotaie di arco rovescio.
Come base del cantiere e ricovero dei mezzi da lavoro è stata scelta la stazione di Camporgiano dove per i lavori è stato riattivato il binario tronco.
2015
Lavori sulla ferrovia Lucca-Aulla.
TRATTO DA FORNACI DI BARGA (LU) A GASSANO (MS).
I lavori programmati per l'anno 2015 sulla ferrovia Lucca Aulla sono stati realizzati su più fronti.
Per rispettare i termini di scadenza prefissati di fine lavori si è infatti operato simultaneamente su più cantieri dislocati lungo il tratto di linea chiuso (Fornaci di Barga – Aulla Lunigiana):
- Potenziamento di circa 15.5 Km d’armamento, si passa dall’UNI 50 all’UNI 60, nel tratto compreso tra la stazione di Fornaci di Barga Km 31+931 e la stazione di Pontecosi Km 47+557.
Lavori eseguiti dall'Impresa CLF SpA di Bologna.
- Sostituzione del sistema di drenaggio acque di falda all’interno della galleria Lupacino e più precisamente dal Km 64+925 alla punta esterna del deviatore lato Lucca della stazione di Pieve San Lorenzo Km 65+450.
Lavori di scavo eseguiti dalla ditta Fontanini Ivano s.n.c. costruzioni di Piazza al Serchio (LU).
Lavori di rimozione e ripristino dell’armamento eseguiti dall'Impresa CLF SpA di Bologna.
- Messa in sicurezza dell’area soggetta a moti franosi compresa tra la galleria Onda Km 71+316 e la galleria Aiola Km 71+492.
Lavori eseguiti dall'Impresa C.E.M.E.S. S.p.a. di Pisa.
- Ampliamento del sottopasso stradale di luce m 3,00 al Km 78+874 alle porte dell’abitato di Gassano (MS).
Lavori eseguiti dalla ditta Varia Costruzioni S.r.l. di Lucca.
Per rispettare i termini di scadenza prefissati di fine lavori si è infatti operato simultaneamente su più cantieri dislocati lungo il tratto di linea chiuso (Fornaci di Barga – Aulla Lunigiana):
- Potenziamento di circa 15.5 Km d’armamento, si passa dall’UNI 50 all’UNI 60, nel tratto compreso tra la stazione di Fornaci di Barga Km 31+931 e la stazione di Pontecosi Km 47+557.
Lavori eseguiti dall'Impresa CLF SpA di Bologna.
- Sostituzione del sistema di drenaggio acque di falda all’interno della galleria Lupacino e più precisamente dal Km 64+925 alla punta esterna del deviatore lato Lucca della stazione di Pieve San Lorenzo Km 65+450.
Lavori di scavo eseguiti dalla ditta Fontanini Ivano s.n.c. costruzioni di Piazza al Serchio (LU).
Lavori di rimozione e ripristino dell’armamento eseguiti dall'Impresa CLF SpA di Bologna.
- Messa in sicurezza dell’area soggetta a moti franosi compresa tra la galleria Onda Km 71+316 e la galleria Aiola Km 71+492.
Lavori eseguiti dall'Impresa C.E.M.E.S. S.p.a. di Pisa.
- Ampliamento del sottopasso stradale di luce m 3,00 al Km 78+874 alle porte dell’abitato di Gassano (MS).
Lavori eseguiti dalla ditta Varia Costruzioni S.r.l. di Lucca.
- (1) Intervento di potenziamento infrastrutturale: RINNOVO DEI BINARI E RISANAMENTO della massicciata.
Nella tratto ferroviario tra le stazioni di Fornaci di Barga e Pontecosi è stato sostituito interamente l’armamento passando dall’UNI 50 a l’UNI 60, tale potenziamento oltre a beneficiare il normale servizio di trasporto passeggeri, servirà anche ad annullare i vincoli di portata massima della linea e rendere possibile l’approvvigionamento mediante trasporto ferrato delle materie prime alla cartiera del Gruppo LUCART sita nel paese di Castelnuovo Garfagnana.
I lavori si collocano in un progetto di rinnovamento dei binari con risanamento della massicciata nella tratta compresa tra Fornaci di Barga e Piazza al Serchio (accordo quadro n. 158/2015).
Il rinnovo dei binari viene realizzato mediante rotaie UNI 60, traverse RFI 230V (nei tratti all'aperto), traverse speciali galleria (nel tratto tra la stazione di Fosciandora-Ceserana e la stazione di Castelnuovo G.), sistemi di bloccaggio VOSSLOH WTO 14/21 K e nelle curve raggio 275<R<300 apparecchi SN, mentre per la massicciata con pietrisco rigenerato direttamente dalla macchina risanatrice Matisa C330 e con nuovo pietrisco di cava.
Per la rimozione e la posa dei binari si è operato, a causa degli spazi ridotti presenti nelle gallerie, con due differenti tipologie di lavorazione: tra le stazioni di Castelnuovo G. e Pontecosi e tra le stazioni di Fornaci di Barga e Fosciandora-Ceserana con treno di rinnovamento, vagliatrice, rincalzatrice e profilatrice e tra le stazioni di Fosciandora-Ceserana e Castelnuovo G. (gallerie Balzo, Campacci, Coli, Cappuccini) con rimozione del pietrisco ad opera di macchine movimentazione terra gommate e ricostruzione binario mediante treno cingolato di posa.
I cantieri di lavoro sono stati collocato nelle stazioni di Fornaci di Barga e Castelnuovo Garfagnana.
I lavori si collocano in un progetto di rinnovamento dei binari con risanamento della massicciata nella tratta compresa tra Fornaci di Barga e Piazza al Serchio (accordo quadro n. 158/2015).
Il rinnovo dei binari viene realizzato mediante rotaie UNI 60, traverse RFI 230V (nei tratti all'aperto), traverse speciali galleria (nel tratto tra la stazione di Fosciandora-Ceserana e la stazione di Castelnuovo G.), sistemi di bloccaggio VOSSLOH WTO 14/21 K e nelle curve raggio 275<R<300 apparecchi SN, mentre per la massicciata con pietrisco rigenerato direttamente dalla macchina risanatrice Matisa C330 e con nuovo pietrisco di cava.
Per la rimozione e la posa dei binari si è operato, a causa degli spazi ridotti presenti nelle gallerie, con due differenti tipologie di lavorazione: tra le stazioni di Castelnuovo G. e Pontecosi e tra le stazioni di Fornaci di Barga e Fosciandora-Ceserana con treno di rinnovamento, vagliatrice, rincalzatrice e profilatrice e tra le stazioni di Fosciandora-Ceserana e Castelnuovo G. (gallerie Balzo, Campacci, Coli, Cappuccini) con rimozione del pietrisco ad opera di macchine movimentazione terra gommate e ricostruzione binario mediante treno cingolato di posa.
I cantieri di lavoro sono stati collocato nelle stazioni di Fornaci di Barga e Castelnuovo Garfagnana.
FOTO
VIDEO
- (2) GALLERIA LUPACINO: SOSTITUZIONE DELLA TUBAZIONE DI DRENO DELLE ACQUE.
All’interno della galleria Lupacino (7515 m.) nei primi 900 metri del versante Aulla è stata sostituita la condotta idrica costruita per drenare le abbondanti infiltrazioni d’acqua presenti in questo tratto di traforo.
La vecchia tubazione risultava ostruita da formazioni di calcare con conseguente fuoriuscita d'acqua che attraverso la massicciata arrivava fino alle traversine di legno dell’armamento.
La costante presenza d'acqua era causa di deterioramenti ai sistemi di fissaggio delle rotaie e alle traversine stesse, per questo si è dovuto procedere prima alla pulizia della canala di scolo e successivamente alla posa dei nuovi tubi di diametro 400 mm.
Per i lavori alla condotta idrica e la rimozione del pietrisco si è operato mediante macchine movimentazione terra, escavatori e camion.
Per rendere possibili i lavori si è dovuto precedentemente rimuovere i binari ed il pietrisco della massicciata.
I binari dopo essere stati tagliati in tronconi da circa dieci metri sono stati stoccati nell'area esterna alla galleria ancora connessi alle traversine, le rotaie, sezionate con fiamma ossiacetilenica, sono state trasportate all'esterno mediante un caricatore strada-rotaia.
Terminati i lavori alla canala di dreno la Ditta CLF ha riposizionato le varie sezione all'interno della galleria unendo i vari tronchetti con ganasce provvisorie imbullonate permettendo così al caricatore strada-rotaia un progressivo avanzamento.
Terminata la posa dei tronchetti e la stabilizzazione di quest'ultimi mediante nuovo pietrisco si è potuto procedere alla sostituire delle rotaie con barre da 36 metri di UNI 50 di recupero.
Il cantiere lavori era sito sito nella stazione di Minucciano-Pieve-Casola (LU).
La vecchia tubazione risultava ostruita da formazioni di calcare con conseguente fuoriuscita d'acqua che attraverso la massicciata arrivava fino alle traversine di legno dell’armamento.
La costante presenza d'acqua era causa di deterioramenti ai sistemi di fissaggio delle rotaie e alle traversine stesse, per questo si è dovuto procedere prima alla pulizia della canala di scolo e successivamente alla posa dei nuovi tubi di diametro 400 mm.
Per i lavori alla condotta idrica e la rimozione del pietrisco si è operato mediante macchine movimentazione terra, escavatori e camion.
Per rendere possibili i lavori si è dovuto precedentemente rimuovere i binari ed il pietrisco della massicciata.
I binari dopo essere stati tagliati in tronconi da circa dieci metri sono stati stoccati nell'area esterna alla galleria ancora connessi alle traversine, le rotaie, sezionate con fiamma ossiacetilenica, sono state trasportate all'esterno mediante un caricatore strada-rotaia.
Terminati i lavori alla canala di dreno la Ditta CLF ha riposizionato le varie sezione all'interno della galleria unendo i vari tronchetti con ganasce provvisorie imbullonate permettendo così al caricatore strada-rotaia un progressivo avanzamento.
Terminata la posa dei tronchetti e la stabilizzazione di quest'ultimi mediante nuovo pietrisco si è potuto procedere alla sostituire delle rotaie con barre da 36 metri di UNI 50 di recupero.
Il cantiere lavori era sito sito nella stazione di Minucciano-Pieve-Casola (LU).
- (3) MESSA IN SICUREZZA DELLA FERROVIA
Al Km 71+400 si è operato per mettere in sicurezza la strada ferrata da moti franosi, che a causa anche delle avverse condizioni meteo abbattutesi nel 2014/15, hanno portando alla alla chiusura e quindi alla sospensione del transito sia passeggeri sia merci per diverse volte.
I lavori oltre alla rimozione delle parti cedevoli del crinale sovrastante la ferrovia, hanno previsto l'innalzamento del muro esistente mediante blocchi in cemento prefabbricato ad incastro ed all'installazione di reti di sicurezza.
I lavori oltre alla rimozione delle parti cedevoli del crinale sovrastante la ferrovia, hanno previsto l'innalzamento del muro esistente mediante blocchi in cemento prefabbricato ad incastro ed all'installazione di reti di sicurezza.
- (4) AMPLIAMENTO DEL SOTTOPASSO STRADALE IN LOCALITA' GASSANO (MS)
I lavori al Km 78+874 sono stati eseguiti per poter garantire un adeguato sottopassaggio alle vetture ed ai mezzi pesanti sia per accedere alla cartiera presente nel versante sinistro della ferrovia sia per il "provvisorio" accesso alla variante apportata alla SR 445.
La nuova struttura del sottopasso stradale è stata costruita precedentemente nell'area cantiere sul versante sinistro della ferrovia ed è stata poi messa in posizione, previ scavi di posa, facendola scivolare spinta da una serie di potenti martinetti idraulici.
La nuova struttura del sottopasso stradale è stata costruita precedentemente nell'area cantiere sul versante sinistro della ferrovia ed è stata poi messa in posizione, previ scavi di posa, facendola scivolare spinta da una serie di potenti martinetti idraulici.
2016
Lavori sulla ferrovia Lucca-Aulla.
TRATTO DA PONTECOSI (LU) A PIAZZA AL SERCHIO (LU).
I lavori di rinnovamento dei binari della massicciata nonché di rinnovamento dei deviatori nella stazione di Castelnuovo Garfagnana e nella stazione di Piazza al Serchio eseguiti nell'anno 2016, fanno parte della seconda fase dell'accordo quadro n° 158/2015 di potenziamento della Ferrovia Lucca Aulla, iniziato nel 2015 con il tratto Fornaci di Barga - Pontecosi e terminante nel 2017 con i 7000 metri della Galleria Lupacino, grazie al quale si assisterà al totale passaggio della FLA dal vecchio armamento UNI 50 al maggiorato UNI 60.
Le fasi lavorative sono state eseguite dall'impresa Bolognese CLF Costruzioni Linee Ferroviarie S.p.A. e commissionate da RFI Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. GRUPPO FERROVIE DELLO STATO - Direzione Compartimentale Produzione di Firenze - Ing. Efisio Murgia per un importo di euro 5.800.000.
Indirizzo di cantiere stazione di Villetta -San Romano.
I lavori, nonostante diverse problematiche riscontrate e dovute essenzialmente ad alcune gallerie presenti nel tracciato, sono stati eseguiti da CLF nei tempi prefissati ed il giorno lunedì 05 settembre la ferrovia Lucca Aulla è stata riaperta completamente al transito passeggeri.
Suggestive sono state le fasi di rinnovo dei binari sul maestoso ponte di villetta (Km +50.385) dove le macchine operatrici si sono trovate a lavorare su una stretta carreggiata di 5 m posta ad un'altezza di 52 m sul Fiume Serchio, su una vacillate struttura soggetta al passaggio del lungo bruco giallo risanatore.
Durante le attività di cantiere sono stati rinnovati circa 13 chilometri di binari tra Castelnuovo Garfagnana e Piazza al Serchio ed è stato eseguito il consolidamento del viadotto sul Rio Cavo oltre ad altre attività di consolidamento delle opere di difesa della sede ferroviaria dal dissesto idrogeologico.
Gli interventi realizzati garantiranno maggiore regolarità e affidabilità della circolazione ferroviaria e un miglior comfort di viaggio su tutta la linea.
Le fasi lavorative sono state eseguite dall'impresa Bolognese CLF Costruzioni Linee Ferroviarie S.p.A. e commissionate da RFI Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. GRUPPO FERROVIE DELLO STATO - Direzione Compartimentale Produzione di Firenze - Ing. Efisio Murgia per un importo di euro 5.800.000.
Indirizzo di cantiere stazione di Villetta -San Romano.
I lavori, nonostante diverse problematiche riscontrate e dovute essenzialmente ad alcune gallerie presenti nel tracciato, sono stati eseguiti da CLF nei tempi prefissati ed il giorno lunedì 05 settembre la ferrovia Lucca Aulla è stata riaperta completamente al transito passeggeri.
Suggestive sono state le fasi di rinnovo dei binari sul maestoso ponte di villetta (Km +50.385) dove le macchine operatrici si sono trovate a lavorare su una stretta carreggiata di 5 m posta ad un'altezza di 52 m sul Fiume Serchio, su una vacillate struttura soggetta al passaggio del lungo bruco giallo risanatore.
Durante le attività di cantiere sono stati rinnovati circa 13 chilometri di binari tra Castelnuovo Garfagnana e Piazza al Serchio ed è stato eseguito il consolidamento del viadotto sul Rio Cavo oltre ad altre attività di consolidamento delle opere di difesa della sede ferroviaria dal dissesto idrogeologico.
Gli interventi realizzati garantiranno maggiore regolarità e affidabilità della circolazione ferroviaria e un miglior comfort di viaggio su tutta la linea.