Stazione di Gragnola 76+112
Servizi offerti:
La stazione di Gragnola si trova nel centro dell'omonimo paese sul versante sinistro della Strada Provinciale per Equi Terme, ai piedi del promontorio sulla quale cima il "Castello dell'Aquila" sovrasta il borgo in provincia di Massa .
Il servizio di linea viene gestito su doppio binario parzialmente in curva, nel versante Lucca è ancora attivo e connesso alla linea il binario morto di ricovero.
Lo stabile è stato completamente ristrutturato e in buone condizioni, fatta eccezione per alcuni graffiti che deturpano la facciata lato rotaie.permettere
Nel versante Lucca parte dell'area dello scalo merci è stata riconvertita per permettere la costruzione del nuovo parcheggio con doppia entrata che affianca quello già esistente alla base della scalinata che conduce alla stazione.
Galleria fotografica
Galleria fotografica d'epoca
A seguire due immagini della FS Gr. 940 ferma alla stazione sul primo binario, gentilmente inviate da Benvenuti Gilberto.
A Gragnola
Castello dell'Aquila
Il castello di Gragnola è un'imponente struttura fortificata, arroccata su una collina tra le valli del Lucido e dell’Aulella. Fu forse edificato da antichi nobili locali tra il IX ed il X secolo, i Bianchi di Erberia. Il castello e i suoi feudi passarono a Spinetta Il Grande nel periodo che coincise con la sua espansione in gran parte dalla Lunigiana orientale, ovvero dal 1327 circa al 1352 data delle sua morte.
Il documento dove viene menzionato per la prima volta il nome Castel dell’Aquila è il testamento del Marchese Antonio, figlio di Guglielmo Malaspina di Fosdinovo nel 1374. Il castello è legato alla strage della Verrucola, quando i marchesi Leonardo, figlio di Galeotto e nipote di Guglielmo, fece uccidere nel 1418, tutti gli appartenenti a quella famiglia. Rimase miracolosamente superstite Spinetta, nei confronti del quale la Repubblica Fiorentina prese le difese, restituendo con la forza a Spinetta i propri territori e togliendo il feudo di Gragnola. Nel 1423 Leonardo II e Galeotto tornarono in possesso dei loro domini, per concessione della stessa repubblica fiorentina.
Il castello soffrì l'attacco di Giovanni dalle Bande Nere durante le sue scorrerie in Lunigiana nel 1524, nonostante l’accomandigia stipulata con la Repubblica fiorentina nel 1523.
Durante i lavori di restauro, il 19 febbraio 2004, è venuto alla luce un sepolcro contenente lo scheletro integro di un Cavaliere del Milletrecento, ucciso da un colpo di balestra alla gola. La scoperta è stata oggetto di studio da parte del mondo scientifico e i resoconti sono pubblicati nei siti internet di numerose Università e Istituti di Medicina Legale. Al castello si accede transitando per l’antico borgo medievale di Gragnola, il cui abitato storico ha conservato in gran parte integre case e palazzi dal caratteristico aspetto rurale.
Il giorno 14 giugno 2008 io e Monica abbiamo trascorso, in questo castello, un giorno indimenticabile svolgendo il nostro banchetto nuziale in uno stupendo clima familiare, di questo teniamo a ringraziare la castellana Gabriella e tutto il management.
Il documento dove viene menzionato per la prima volta il nome Castel dell’Aquila è il testamento del Marchese Antonio, figlio di Guglielmo Malaspina di Fosdinovo nel 1374. Il castello è legato alla strage della Verrucola, quando i marchesi Leonardo, figlio di Galeotto e nipote di Guglielmo, fece uccidere nel 1418, tutti gli appartenenti a quella famiglia. Rimase miracolosamente superstite Spinetta, nei confronti del quale la Repubblica Fiorentina prese le difese, restituendo con la forza a Spinetta i propri territori e togliendo il feudo di Gragnola. Nel 1423 Leonardo II e Galeotto tornarono in possesso dei loro domini, per concessione della stessa repubblica fiorentina.
Il castello soffrì l'attacco di Giovanni dalle Bande Nere durante le sue scorrerie in Lunigiana nel 1524, nonostante l’accomandigia stipulata con la Repubblica fiorentina nel 1523.
Durante i lavori di restauro, il 19 febbraio 2004, è venuto alla luce un sepolcro contenente lo scheletro integro di un Cavaliere del Milletrecento, ucciso da un colpo di balestra alla gola. La scoperta è stata oggetto di studio da parte del mondo scientifico e i resoconti sono pubblicati nei siti internet di numerose Università e Istituti di Medicina Legale. Al castello si accede transitando per l’antico borgo medievale di Gragnola, il cui abitato storico ha conservato in gran parte integre case e palazzi dal caratteristico aspetto rurale.
Il giorno 14 giugno 2008 io e Monica abbiamo trascorso, in questo castello, un giorno indimenticabile svolgendo il nostro banchetto nuziale in uno stupendo clima familiare, di questo teniamo a ringraziare la castellana Gabriella e tutto il management.
Contatti
Internet: http://www.castellodellaquila.it
Tel/Fax: (0039) 0585 99157 - (0039) 0585 998041
Cell: (0039) 335 6628357 - (0039) 389 1643958
Ospiti: info@castellodellaquila.it
Giornalisti: press@castellodellaquila.it
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